Gerdil, Giacinto Sigismondo (1718-1802)
Discours de la nature, et des effets du luxe par le P. G. B. Torino, Francesco Maria Mairesse e fratelli Reycend, 1768
In-8° (mm 178x110). [2], 109, [1] (di 3, manca l'ultima carta bianca) pagine. Cornice silografica al frontespizio, Capilettera e testatine incisi su legno. Legatura coeva in pelle, fregi e titoli in oro al dorso, tagli marmorizzat, segnalibro in seta verde. Esemplare in buono stato di conservazione. Abrasioni ai piatti con alcune piccole lacune agli angoli.
Prima edizione di questo pamphlet che il vescovo barnabita Giacinto Sigismondo Gerdil compose in lingua francese, affidandovi il suo pensiero contro le giustificazioni etiche del lusso.
Il clima in cui maturò lo scritto di Gerdil, negli anni in cui era precettore dei figli del principe ereditario Vittorio Amedeo, è quello della depressione economica successiva alla guerra dei Sette anni e si pone come una critica alla politica sabauda di sostegno al lusso. L'Autore, pur facendo largo ricorso a princìpi già assodati senza rivendicare particolari originalità, si inserì in maniera feconda e innovativa nel dibattito contemporaneo sulla materia, svecchiando molte delle posizioni tradizionali di matrice cattolica. Lo scopo era distinguersi dai predicatori tradizionali, senza rifiutarne le basi di dottrina morale, ma argomentandole con il ricorso ai ragionamenti dei philosophes.
Parte dell'opera consta di una critica testuale molto puntuale ad alcuni passaggi dell'Essai politique sur le Commerce di Jean François Melon (1734) sul tema del lusso.
8° (178x110 mm). [2], 109, [1] pages, wanting the last blank leaf. Engraved frame on title page, woodcut decorated initials and head-pieces. Contemporary leather, gilt tools and titles on the spine, marbled edges, green silk bookmark. A fair copy, abrased the covers with some small damages on the corners.
First edition of this pamphlet that the Barnabite Bishop Giacinto Sigismondo Gerdil composed in French, trusting his thoughts against the luxury ethical justification. The climate in which he developed the script, in the years when he was tutor to the children of Crown Prince Vittorio Amedeo, is that of the subsequent economic depression in the Seven Years' War and stands as a criticism of the Savoy policy in the support to the luxury. The Author, while making extensive use of principles already congealed without claiming original property, took place in the contemporary debate on in a fruitful and innovative way, erasing many of the traditional positions of Catholic. The aim was to distinguish itself from traditional preachers without refusing the basics of moral doctrine, but arguing with recourse to the reasoning of the philosophes. Part of the work is a textual critic on some passages of all'Essai politique sur le Commerce by Jean François Melon (1734) on the luxury theme.