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Tacitus, Caius Cornelius (ca. 55 - ca. 120)

Opere... con la traduzione in Volgar Fiorentino del Signor Bernardo Davanzati Posta rincontro al Testo Latino. Con le Postille del medesimo e la Dichiarazione d?alcune voci meno intese... Novella Edizione, purgata dagl'innumerabili errori di tutte le precedenti... Padua, Giuseppe Comino, Giovanni Antonio Volpi and Gaetano Volpi, 30 August 1755

€ 7.800
Vend. Pinelli, Unico in Carta turchina - Gamba -
Tacitus, Caius Cornelius (ca. 55 - ca. 120). Opere... con la traduzione in Volgar Fiorentino del Signor Bernardo Davanzati Posta rincontro al Testo Latino. Con le Postille del medesimo e la Dichiarazione d?alcune voci meno intese... Novella Edizione, purgata dagl'innumerabili errori di tutte le precedenti.... Padua, Giuseppe Comino, Giovanni Antonio Volpi and Gaetano Volpi, 30 August 1755

Two parts in one volume, large 4° (245x174 mm). Printed on blue paper. lxxx, 343; [5], 344- 669, [1] pages. Complete with the last blank leaf. Text in two columns. Engraved Comino printer's device at the end. Engraved medallion portrait of Davanzati on the title-page, with the inscription 'BERNARDO DAVANZATI GENTILUOMO FIORENTINO.' Decorated initials, head- and tailpieces. Contemporary vellum, over pasteboards. Smooth spine, with inked title and printing date. Pastedowns and flyleaves in blue paper. Gilt and gauffered edges. A very fine copy. On the front pastedown the inked number '966'; on the recto of the front flyleaf the stamped shelfmark 'D 327'.

Provenance: Giovanni Antonio Gotti from Ceneda, near Treviso (the ownership inscription 'Die 27 February 1777 Joh:is Antonj Gotti Cenetensis, Vicarj Pretorj Paduae cum Px:mo Antonio Gajnerio - Costò £ 26.-' on the front pastedown); Giovanni Giacomo Trivulzio (1774-1831; ex-libris); Biblioteca Trivulziana, Milan (small stamps on the recto of the front flyleaf and on a few leaves of the volume; copy sold as a duplicate).

The Cominiana edition of Tacitus' Annales and Decades, offered here in the only copy known to have been printed on blue paper. This elegant Italian translation by the Florentine Bernardo Davanzati (1529-1606) successfully captures Tacitus' brevity while illuminating his obscurity. It first appeared posthumously in Florence in 1637, where it was printed on behalf of the Accademia della Crusca, which had inherited Davanzati's manuscripts. This translation represents a significant chapter in the history of the great Roman historian's reception in early modern Europe. During his lifetime Davanzati had only published a version of the first book of the Annales which appeared in Venice in 1596.

Tacitus was considered a master of political thought, and a sceptical analyst of political reality; his works could thus offer an interpretation of contemporary political events and the problems of monarchies through discussions of ancient civil wars and the unlimited power of Roman emperors. “The condemnation of Machiavelli's works by the Catholic Church (1559) had left an empty space which Tacitus could easily fill. What could be not be said in the name of Catholic Machiavelli could be said in the name of pagan Tacitus” (A. Momigliano, The Classical Foundations of Modern Historiography, Berkeley 1990, p. 123). This explains the popularity of Davanzati's translation, and more generally the vernacular translation of Tacitus, which was indeed a European phenomenon.

This marvellous copy was once held in the exquisite library collected by Giovanni Giacomo Trivulzio and is mentioned by Gamba with regard to the Paduan Tacitus of 1755. The Milanese bibliophile may have purchased the volume at the sale of the Bibliotheca Pinelliana (see no. 250).

Tacitus, Caius Cornelius (ca. 55 - ca. 120). Opere... con la traduzione in Volgar Fiorentino del Signor Bernardo Davanzati Posta rincontro al Testo Latino. Con le Postille del medesimo e la Dichiarazione d'alcune voci meno intese... Novella Edizione, purgata dagl'innumerabili errori di tutte le precedenti... Padova, Giuseppe Comino, Giovanni Antonio Volpi e Gaetano Volpi, 30 agosto 1755.

Due parti in un volume in-4° grande (mm 245x174). Stampato su carta azzurra. lxxx, 343; [5], 344- 669, [1] pagine. Completo dell'ultima carta bianca. Marca tipografica di Comino in fine. Al frontespizio ritratto di Davanzati entro medaglione, con l'iscrizione 'BERNARDO DAVANZATI GENTILUOMO FIORENTINO.' Iniziali decorate, testatine e finalini. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone. Dorso liscio, con titoli e data di stampata vergati in inchiostro. Contropiatti e sguardie in carta azzurra. Tagli dorati e goffrati. Esemplare in buonissimo stato di conservazione. Al contropiatto anteriore numero ad inchiostro '966'; al recto della carta di guardia anteriore timbro con segnatura 'D 327'.

Provenienza: Giovanni Antonio Gotti da Ceneda, vicino a Treviso (nota di possesso 'Die 27 February 1777 Joh:is Antonj Gotti Cenetensis, Vicarj Pretorj Paduae cum Px:mo Antonio Gajnerio - Costò £ 26.-' al contropiatto anteriore); Giovanni Giacomo Trivulzio (1774-1831; ex-libris); Biblioteca Trivulziana, Milano (piccolo timbro al recto della carta di guardia anteriore e su alcune carte del volume; copia venduta come duplicato).

L'edizione cominiana delle opere di Tacito - gli Annales e le Decades - presentata nell'unico esemplare conosciuto impresso su carta azzurra. Questa accurata ed elegante traduzione italiana dello storico latino, condotta dal fiorentino Bernardo Davanzati (1529-1606, riuscì appieno nell'intento di restituire la brevità del testo originale chiarendone al contempo i passaggi più oscuri. Il volgarizzamento apparve a stampa per la prima volta a Firenze, postumo, nel 1637: pubblicato per conto dell'Accademia della Crusca, che aveva ereditato i manoscritti di Davanzati, rappresenta una tappa particolarmente significativa nella vicenda della ricezione dell'opera del grande storico latino nell'Europa di età moderna. Finchè era ancora in vita, Davanzati riuscì a dare alle stampe solo la traduzione del primo libro degli Annales, apparsa a Venezia nel 1596.

Tacito era considerato un maestro del pensiero politico e un fine analista, se pur scettico, della realtà dei suoi metodi e dei suoi princìpi. I suoi scritti erano quindi in grado di offrire una chiave interpretativa delle vicende contemporanee e dei problemi che i regimi monarchici si trovavano ad affrontare, attraverso la disanima delle vicende riguardanti le guerre civili dell'antichità e la questione del potere illimitato concentrato nelle mani degli imperatori romani. Come suggeriva Momigliano, la condanna da parte della Chiesa Cattolica delle opere di Machiavelli, nel 1559, aveva lasciato un vuoto che il pensiero di Tacito poteva facilmente andare ad occupare: ciò che non si poteva dire attraverso un autore cristiano, si poteva dire con le parole di un pagano (A. Momigliano, The Classical Foundations of Modern Historiography, Berkeley 1990, p. 123). Questo spiega la popolarità della traduzione di Davanzati e più in generale del volgarizzamento di Tacito, che fu un vero e proprio fenomeno a livello europeo.

Questo splendido esemplare faceva parte della superba biblioteca raccolta da Giovanni Giacomo Trivulzio, menzionata da Gamba proprio in relazione al Tacito padovano del 1755. Il bibliofilo milanese potrebbe averlo acquisito alla vendita in asta della Bibliotheca Pinelliana.

Gamba 940; Philobiblon, One Thousand Years of Bibliophily, no. 236.

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