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Aristoteles (384 - 322 a.C.)

Rhetorica Aristotelis cum fundatissimi artium & theologie doctoris Egidij de Roma luculentissimis commentarijs nunc primum in lucem editis: necnon Alpharabij compendiosa declaratione. Venezia, eredi di Ottaviano Scoto per Giorgio Arrivabene, 6 gennaio 1515

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Leggendo Aristotele
Aristoteles (384 - 322 a.C.). Rhetorica Aristotelis cum fundatissimi artium & theologie doctoris Egidij de Roma luculentissimis commentarijs nunc primum in lucem editis: necnon Alpharabij compendiosa declaratione.. Venezia, eredi di Ottaviano Scoto per Giorgio Arrivabene, 6 gennaio 1515

In folio (mm 314x211). Segnatura: aa6, a-o8, p6; A8, B6. 4, [2], 118, 13, [1]. Carta B6 bianca. Testo in latino su due colonne. Carattere gotico. Marca tipografica incisa su legno al verso della carta B5. Numerosi capilettera silografici ornati e animati, di maggiore dimensione e su sfondo nero quelli posti ad incipit della Rhetorica e della Poetica. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone, tracce di bindelle. Lacuna in corrispondenza della metà inferiore del dorso. Esemplare in buono stato di conservazione, una lieve gora al margine superiore e inferiore bianco della prima metà del volume. Annotazioni numeriche vergate in inchiostro bruno al contropiatto posteriore.

Provenienza: Nota di possesso manoscritta al frontespizio ‘J. Franc[…] Cirella'

Prima rara ed elegante edizione della Retorica di Aristotele illustrata dal commento del filosofo e teologo Egidio Romano (1243/44-1316), allievo di Tommaso d'Aquino e, nel 1292 Generale dell'ordine eremitano di Sant'Agostino, carica che ricoprì per un breve lasso di tempo, dato che nel 1295 Bonifacio VIII lo preconizzò arcivescovo di Bourges.

Il commento di Egidio Romano alla Retorica si basa sulla fortunata traduzione dal greco che il vescovo e traduttore fiammingo Willem van Moerbeke completò tra il 1269 e il 1270.

Introdotta dall'Epitome di al-F?r?'b?, l'esegesi egidiana occupa la maggior parte del volume, ed è seguita dalla traduzione latina della Poetica aristotelica che Giorgio Valla (1447-1500) compilò nel 1495, sancendone l'ingresso del mondo umanistico.

Conclude il volume la Summa del filosofo arabo Ab? l- Wal?d Mu?ammad ibn Rushd, noto in Occidente con il nome di Avveroè.


Boffito. ‘Saggio di Bibliografia Egidiana (EGIDIO COLONNA o ROMANO)' La Bibliofilía, 10 (1908), pp. 202-209.