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Calepio, Nicolino (1724-1795).

Elementi d'architettura civile ridotti in compendio. Bergamo, per Francesco Locatelli, 1784.

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Il Neoclassicismo nella lettura di un architetto bergamasco
Calepio, Nicolino (1724-1795).. Elementi d'architettura civile ridotti in compendio.. Bergamo, per Francesco Locatelli, 1784.

In-4° (mm 231x178). 95, [1] pagine. 9 tavole calcografiche siglate da Cristoforo Dall'Acqua e numerate I-IX. Frontespizio incluso nella numerazione delle tavole. Testatine incise su rame. Legatura coeva in carta decorata, titoli manoscritti al dorso. Esemplare con barbe in ottimo stato di conservazione, minime tracce di polvere su qualche carta. Al dorso etichetta con numero manoscritto ad inchiostro; al contropiatto anteriore antica nota di prezzo.

Prima edizione di questo trattato teorico-pratico redatto dall'architetto bergamasco Nicolino Calepio.

L'opera, divisa in sei parti, raccoglie in maniera chiara e sistematica i principi fondamentali dell'architettura civile. Dopo aver introdotto la discussione con una trattazione generale concernente i materiali da costruzione, le misurazioni e il disegno planimetrico, Calepio presenta nei dettagli uno degli argomenti topici della trattatistica architettonica: gli Ordini. L'autore si sofferma sulla descrizione dei vari elementi (colonne, trabeazioni, cornici) e sulla loro disposizione e collocamento, in rapporto a tutto il complesso decorativo e ornamentale oltre che strutturale. Il trattato si conclude delineando le regole per ogni Edifizio: dalle abitazioni private, alle principali costruzioni pubbliche utili alla vita religiosa (i sacri Tempj, gli Oratorj) e civile (Teatri, Ospitali e Lazzaretti, Piazze, Strade, Ponti).

L'apparato illustrativo costituisce parte essenziale dell'opera: le nove tavole, realizzate su disegno dell'Autore, vennero incise su rame dal celebre artista vicentino Cristoforo Dall'Acqua (1734-1787), già collaboratore dei tipografi Zatta di Venezia e di influenti architetti del suo tempo, come Ottavio Bertotti Scamozzzi. Le incisioni testimoniano l'assoluta centralità del tema degli Ordini.

Formatosi a Torino, Nicolino Calepio fu attivo principalmente nella sua città – Bergamo – e sul territorio circostante. Tra i suoi progetti più importanti, testimoni di un'interpretazione regionale ‘lombarda' dei principi e dei canoni dell'architettura Neoclassica, si possono ricordare le chiese parrocchiali del Santissimo Redentore di Seriate (1769-1778, su progetto databile al 1756) e di San Lorenzo a Mariano al Brembo (1760-1772). Nell'ambito della costruzione di palazzi e abitazioni nobiliari private, meritano una menzione Palazzo Gavazzeni in via Porta Dipinta a Bergamo (1770), Palazzo Carrara già Furietti a Presezzo e Villa Sommi Picenardi già Brembati a Brembate di Sopra.

Fowler 90; Cicognara 459.

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